Questa legge introduce novità significative per start-up innovative e incubatori certificati, con l’obiettivo di rendere più incisivo il supporto alle imprese innovative, per prima cosa viene chiarito che le start up innovative devono essere MPMI che non svolgono attività prevalente di agenzia e di consulenza, e poi vengono apportate le seguenti ulteriori novità.
Estensione della permanenza nell’apposito albo del registro delle imprese fino a 5 anni
Durata massima: Le start-up innovative possono restare iscritte nella sezione speciale del registro fino a 3 anni.
Per poter usufruire dell’allungamento a 5 anni dell’iscrizione all’albo delle start up innovative è necessario rispettare almeno uno dei 5 requisiti successivi:
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- incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa o comunque individuati alla voce A1) del conto economico o dell’occupazione, superiore al 50 per cento dal secondo al terzo anno;
- spese in ricerca e sviluppo portate al 25% del valore della produzione totale, rispetto al precedente requisito del 15%;
- obbligo di stipulare contratti di sperimentazione con almeno una pubblica amministrazione o grande impresa;
- costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro, attraverso l’ottenimento di un finanziamento convertendo o un aumento di capitale a sovrapprezzo che porti ad una partecipazione non superiore a quella di minoranza da parte di un investitore terzo professionale, di un incubatore o di un acceleratore certificato, di un investitore vigilato, di un business angel ovvero attraverso un equity crowdfunding svolto tramite piattaforma autorizzata, e incremento al 20 per cento della percentuale delle spese di ricerca e sviluppo;
- ottenimento di almeno un brevetto iscrizione software presso la SIAE
Disposizioni transitorie: Le start up innovative iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese alla data di entrata in vigore della presente legge hanno diritto di permanervi oltre il terzo anno a condizione che il raggiungimento dei nuovi requisiti previsti avvenga:
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- in caso di start-up iscritte nel registro da oltre diciotto mesi, entro dodici mesi dalla scadenza del terzo anno;
- in caso di start-up iscritte nel registro da meno di diciotto mesi, entro sei mesi dalla predetta scadenza.
Le imprese che non possiederanno più i requisiti di start up innovative per effetto della presente legge, qualora ne ricorrano le condizioni, potranno iscriversi alla sezione speciale dell PMI Innovative.
Agevolazioni fiscali per le start-up innovative
- Investimenti da parte di persone fisiche: detrazione del 19% fino a 1.000.000 di euro, mantenendo l’investimento per almeno tre anni.
- Per investimenti in regime “de minimis”, la detrazione IRPEF aumenta al 65% dal 1° gennaio 2025 (precedentemente 50%), purché la partecipazione non superi il 25% del capitale sociale.
- La detrazione in regime “de minimis” si applica solo alle start-up nei primi tre anni di iscrizione nel registro.
- L’importo massimo detraibile è di 100.000 euro per periodo d’imposta.
- Per le imprese soggette a IRES, deduzione del 30% fino a 1.800.000 euro per investimenti in start-up innovative, mantenendo la partecipazione per almeno tre anni.
- Le agevolazioni non si applicano se l’investimento comporta una partecipazione superiore al 25% del capitale sociale o se l’investitore è anche fornitore di servizi per oltre il 25% dell’importo investito.
Agevolazioni fiscali per le PMI innovative
- La detrazione IRPEF del 50% per investimenti fino a 300.000 euro in PMI innovative sarà valida solo fino al 31 dicembre 2024.
Esenzione fiscale per venture capital
- Casse di previdenza e fondi pensione possono beneficiare di un’esenzione fiscale sui redditi da investimenti in start-up, purché almeno il 5% sia destinato al venture capital (percentuale che salirà al 10% dal 2026).
Obblighi informativi e trasparenza
- Le informazioni presenti nel registro delle imprese devono essere aggiornate annualmente.
Prolungamento dell’iscrizione per start-up in fase di scale-up
- Possibilità di estendere l’iscrizione fino a un massimo di 9 anni, soddisfacendo almeno uno dei seguenti requisiti:
- Aumento di capitale a sovrapprezzo superiore a 1 milione di euro per ciascun periodo di estensione.
- Crescita dei ricavi superiore al 100% annuo.
Nuova definizione di incubatori certificati e agevolazioni
- Gli incubatori certificati devono offrire sia incubazione che accelerazione, potendo ospitare o supportare le start-up.
- Dal 2025, incubatori e acceleratori certificati potranno ottenere un credito d’imposta dell’8% sugli investimenti in start-up innovative, anche tramite OICR o altre società di investimento.
- L’investimento massimo agevolabile è di 500.000 euro e deve essere mantenuto per almeno tre anni.
- Il contributo sarà concesso entro il limite complessivo di 1.800.000 euro annui, nel rispetto della normativa “de minimis”. Un decreto attuativo sarà pubblicato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.